CORRIERE DELLA SERA – 31 gennaio 2014

 

Sul “Corriere della Sera” del 7 gennaio si è parlato dell’interruzione nel 1922 della collaborazione di John Maynard Keynes con il quotidiano di via Solferino. Non so se vi sia qualcosa a questo proposito nell’archivio del “Corriere”, ma la questione potrebbe essere legata a un episodio poco noto ma molto interessante. La pubblicazione nel 1919 del suo libro Le conseguenze economiche della pace rese Keynes celebre in tutto il mondo. In pochi mesi del libro furono vendute oltre 100 mila copie in Inghilterra e negli Stati Uniti. In Italia venne pubblicato nel 1920 da Treves, tradotto da Vincenzo Prato.

 

I giornali internazionali cominciarono a cercare la collaborazione di Keynes. Nel 1921 il “Manchester Guardian” gli commissionò la cura di 12 supplementi sulla situazione economica postbellica. Keynes, oltre a scrivere 12 o 13 articoli, si occupò anche di scegliere gli argomenti, trovare i collaboratori in vari paesi e concordare i loro interventi. Tra gli altri, scrissero per i supplementi Benedetto Croce e Ludovico Einaudi. All’inizio del 1922, Keynes conobbe, presentatogli da Gaetano Salvemini, un giovane economista italiano, laureato con Einaudi, che era in quel momento alla London School of Economics. Si trattava di Piero Sraffa, figlio di Angelo Sraffa, professore di diritto commerciale a Torino e rettore, dal 1917, della università Bocconi. Keynes chiese a Piero Sraffa un articolo sulla situazione delle banche italiane, di cui erano note le difficoltà.

 

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