Dopo l’ottimo risultato della prima edizione, CONFAPI Alessandria riprende nel 2012 il ciclo di incontri con gli Imprenditori, denominato “Conversazioni sul futuro- nel segno di Mario Lombardi”.
La non facile situazione generale impone, oggi più che mai, di avere una “visione progettuale”, capace di interpretare l’evoluzione economico/industriale/sociale del periodo  che abbiamo davanti.
Da questa necessità l’Associazione “Cultura d’Impresa- Onlus” ha organizzato una serie di incontri/dibattito  con testimoni “opinion leaders” di ogni ambito, capaci  di offrire spunti utili per una riflessione più approfondita sull’evoluzione del mondo intorno a noi.
Il primo appuntamento avrà luogo lunedì 12 marzo alle ore 18 nella sala Conferenze di Confapi Alessandria. Ospite l’On. Giorgio La Malfa che, prendendo spunto dal suo libro “L’Europa in pericolo, la crisi dell’Euro”, dialogherà con il pubblico su un tema di grandissima attualità. L’On. La Malfa ha una lunga esperienza di economista e parlamentare ed è stato Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica dal 1980 al 1982 e Ministro per le Politiche Comunitarie nel 2005  e nel 2006. Dal 2008 è membro della Delegazione parlamentare italiana all’Assemblea della NATO. E’ inoltre autore di numerosi testi di approfondimento sui temi economici nazionali ed internazionali. Il particolare curioso legato al libro del quale parlerà nell’incontro di lunedì prossimo è che venne pubblicato nel 2.000, a ridosso del varo della moneta unica europea. Già più di dieci anni fa Giorgio la Malfa, pur condividendo il senso politico dell’Euro e i valori dell’ideale europeista che ne ispirava la creazione, esprimeva una riflessione critica sulla costruzione dell’Unione monetaria. Poiché diversi argomenti esposti allora con giudizio critico si sono avverati in questi ultimi anni, il volume è stato ripresentato in una edizione aggiornata e con una prefazione di Paolo Savona. Sarà pertanto interessante il confronto che potrà nascere con l’On. La Malfa, relativamente ai temi di attualità economica che stanno coinvolgendo i Paesi dell’Unione Europea, per valutare quali rimedi si possano ancora attuare per evitare ulteriori errori.”